Servizi e strutture per l’infanzia – L.R. 9/2003

Descrizione

La legge regionale 13 maggio 2003, n. 9 – Disciplina per la realizzazione e gestione dei servizi per l’infanzia, per l’adolescenza e per il sostegno alle funzioni genitoriali e alle famiglie e modifica della Legge regionale 12 aprile 1995, n. 46 concernente: “Promozione e coordinamento delle politiche di intervento in favore dei giovani e degli adolescenti” ed il relativo regolamento attuativo n° 13/2004 come successivamente modificato, promuove e disciplina i servizi per l’infanzia e l’adolescenza e il sostegno alle responsabilità genitoriali, allo scopo di favorire l’esercizio dei diritti dei minori e delle loro famiglie. La legge regionale 9/2003 stabilisce che i servizi possono essere gestiti dai Comuni, anche in forma associata, o da altri soggetti pubblici o privati autorizzati.

Tipologie di servizi

L’autorizzazione al funzionamento, rilasciata ai sensi della L.R. 9/03, abilita all’esercizio delle seguenti strutture/servizi:
• nidi d’infanzia;
• centri per l’infanzia;
• spazi per bambini, bambine e per famiglie;
• centri di aggregazione per bambini, bambine e adolescenti;
• servizi itineranti;
• servizi domiciliari di sostegno alle funzioni educative familiari;
• servizi di sostegno alle funzioni genitoriali;
• agrinido;
• nidi domiciliari.

Sono soggette ad autorizzazione le modificazioni dei servizi/strutture, già autorizzati ai sensi della L.R. n.9/2003, che comportano variazione dei requisiti (strutturali o organizzativi) stabiliti dal relativo regolamento regionale e il trasferimento della sede e della titolarità della struttura/servizio.

Procedura per il rilascio dell'autorizzazione

La domanda di autorizzazione è presentata dal soggetto titolare della struttura e dei servizi al Comune nel cui territorio è ubicata la struttura. La domanda deve essere inoltrata utilizzando l’apposita modulistica predisposta dalla Giunta Regionale corredata dai relativi allegati. Nel caso di più tipologie, previste all’interno della stessa struttura, il soggetto titolare richiede l’autorizzazione per ciascuna tipologia. Il Comune, accertata la sussistenza dei requisiti, rilascia l’autorizzazione avvalendosi del parere della Commissione Tecnica Consultiva istituita presso l’Ambito Sociale 14 composta da esperti in materia di edilizia, impiantistica, organizzazione e gestione di strutture sociali, nonché da un medico del Dipartimento di Prevenzione dell’ASUR competente per territorio.
La Commissione esprime il proprio parere entro 50 gg. dal ricevimento della documentazione e lo trasmette al Comune competente.
L’autorizzazione viene rilasciata dal Comune entro 90 gg. dalla presentazione della domanda, fatta salva la possibilità di richiesta di integrazioni, che sospende il termine del procedimento che riprende a decorrere dal momento della ricezione della documentazione integrativa richiesta.

Documenti per l'autorizzazione

Insieme alla domanda di autorizzazione è necessario presentare la seguente documentazione:
• dichiarazione sostitutiva ai sensi del D.P.R. 445/2000, attestante il possesso dei requisiti stabiliti nel Titolo I;
• progetto educativo;
• planimetria debitamente sottoscritta da un tecnico abilitato con riportate le superfici utili di ciascun locale, le destinazioni d’uso, i relativi arredi, l’evidenziazione degli spazi oggetto della richiesta di autorizzazione;
• regolamento di funzionamento del servizio, contente in particolare le modalità di accesso e le tariffe a carico degli utenti.

La Commissione inoltre, richiede:
• dichiarazione sostitutiva attestante l’organigramma (con specifica indicazione del numero di ore svolte da ciascun operatore e la tipologia di contratto) e dimostrazione (attraverso i curricula) del possesso, da parte delle diverse figure (coordinatore pedagogico, educatrici ed eventuali addetti ai servizi) dei requisiti previsti dalla normativa di riferimento;
• relazione descrittiva delle principali caratteristiche strutturali che dimostri il possesso dei requisiti strutturali previsti dalla L.R. 9/03 e dal R.R. 13/04 e ss.mm.ii e la rispondenza alle disposizioni di Legge per quanto riguarda il numero massimo di bambini ospitabili, firmata da tecnico abilitato.

Adempimenti successivi all’autorizzazione

Successivamente all’autorizzazione al funzionamento, il titolare della struttura deve comunicare al Comune l’inizio dell’attività; entro il 31/12 di ciascun anno, deve inviare la dichiarazione sostitutiva attestante la permanenza dei requisiti per i quali è stata rilasciata l’autorizzazione o l’aggiornamento dei medesimi; entro 20 giorni, la sospensione o l’interruzione dell’attività. In caso di sospensione o interruzione superiore a 9 mesi, l’autorizzazione è revocata. Il Comune esercita attività di controllo e vigilanza sul funzionamento dei servizi e delle strutture. Può, pertanto, effettuare ispezioni annuali e verifiche periodiche per accertare la permanenza dei requisiti per l’autorizzazione. Per effettuare tali attività, il Comune può richiedere la collaborazione della Commissione Tecnico Consultiva. Il Comune, inoltre, ai sensi della normativa, può procedere alla sospensione, revoca o decadenza dell’autorizzazione.

Procedura per il rilascio dell’accreditamento

Successivamente all’ottenimento dell’autorizzazione, il soggetto titolare può richiedere al Comune competente, l’accreditamento, condizione essenziale per il convenzionamento con gli Enti Pubblici e, quindi, per l’accesso ai finanziamenti pubblici. L’accreditamento è la dimostrazione, da parte della struttura/servizio, del possesso di requisiti di qualità aggiuntivi. L’iter procedurale per il rilascio dell’accreditamento è analogo a quello di autorizzazione. L’accreditamento ha durata triennale e viene rinnovato a seguito di apposita richiesta.

Documentazione per l’accreditamento

Insieme alla domanda di accreditamento è necessario presentare la seguente documentazione:
• dichiarazione in merito all’attuazione o partecipazione ad iniziative di collaborazione con altri servizi educativi della rete dell’Ambito Territoriale Sociale di riferimento, al fine della realizzazione di un sistema educativo integrato;
• dichiarazione relativa la previsione di momenti di formazione comune tra il personale dei servizi pubblici, privati e scolastici;
• carta dei servizi contenente: il progetto organizzativo del servizio, modalità adeguate per consentire la partecipazione delle famiglie, metodologie e strumenti per la valutazione della qualità del servizio medesimo;
• documentazione delle attività.

Rivolgersi a

Uffici Comunali preposti al rilascio dell’autorizzazione al funzionamento e all’accreditamento ex L.R. 9/2003.

Documentazione utile

Link utili